Lunedì 8 marzo 2021
dalle ore 12.00 (sino al 15 marzo)
Podcast su RadioEmiliaRomagna
Festina Lente Teatro e Vagamonde
StraOrdinarie
Parole. Istruzioni per
l’uso _ I Movimento
Ideazione Andreina Garella e Mario Fontanini
Musiche Ailem Carvajal
Voci di Samar Amin, Isabel Arpasaca, Ritchel Joy Malaluan, Rocio Beatriz
Cortes, Angelica De Ocampo, Siwar Ftaiti, Ma Katherine Gay Cacha, Polina
Grusca, Fiorella Guerra, Joniada Halimaj, Klaudia Hoxha,
Balwinder Kaur, Sophie Lamoretti, Ximena Malaga Palacio, Zainab Mouachi, Meriem Mouhtaram, Joy
Olayanju, Victoria Oluboyo, Fatima Rjaibia, Daniela Stratulat
Organizzazione Alida Guatri
- Ufficio Stampa Raffaella Ilari
Illustrazione Sophie
Lamoretti
In collaborazione con Verdi
Off – Teatro Regio di Parma
Con il contributo del Comune di Parma e Maps Group, Coop
3.0
Dedicato
a tutte le donne protagoniste delle opere di Verdi capaci di rompere con il
vecchio mondo per pensarne uno nuovo, capaci di uscire dal ruolo deciso dalla
società, riscattare i propri diritti con un canto inno alla libertà, come per
Violetta nella Traviata
PARMA – In occasione della Giornata Internazionale della Donna prende avvio
il primo movimento del nuovo progetto teatrale di Festina Lente Teatro e Vagamonde,
da anni impegnate a portare avanti un teatro di comunità con
percorsi teatrali rivolti alle donne migranti e native.
“StraOrdinarie”, ideato da Andreina Garella e Mario
Fontanini e suddiviso in tre movimenti che si sviluppano nell'arco di un anno, il
progetto, che si realizza in collaborazione con Verdi Off-Teatro Regio e il
contributo del Comune di Parma, Maps Group e Coop 3.0, quest’anno si rivolge ad un gruppo di giovani donne italiane, figlie di
migranti o di coppie miste, che vivono quotidianamente quella
faticosa, e a volte conflittuale, ridefinizione di un’identità collocata tra
due diverse culture, quella d’origine e quella in cui si è cresciute. Da
più di trent’anni il tema della migrazione viene trattato sempre con la
retorica dell’eccezionalità e dell’emergenza, ma ormai c’è una generazione di
figli e figlie di migranti che hanno studiato e sono cresciuti nelle nostre
città. Donne dalle biografie molto ricche e diverse tra loro, alcune cittadine
italiane, altre ancora senza riconoscimento legale, alcune nate in Italia,
altre arrivate quando erano bambine, spesso costrette a vivere le
contraddizioni di una società ancora intrisa di luoghi comuni.
“Servirsi del teatro per avere uno sguardo diverso sul mondo - spiega la regista Andreina Garella - il
teatro deve ritornare ad essere specchio del tempo, luogo di passioni civili e
politiche, ritrovare la sua vecchia vocazione di essere comunità.”
“Un agire teatrale che incontra il mio credere in musica - dichiara la musicista Ailem Carvajal -
attraverso gesti femminili in un teatro di azione e partecipazione. Incrocio di
sentimenti e identità tra la mia città di nascita, L'Avana, con i suoi
suoni-rumori, e Parma, la terra di Verdi e la mia città di accoglienza.
StraOrdinarie, da una singola voce in dialogo, verso la contrappuntistica
coralità teatrale.”
Il progetto è dedicato a tutte le donne protagoniste
delle opere di Giuseppe Verdi, donne fuori dai canoni decisi dalla società,
capaci di rompere con il vecchio mondo per pensarne a uno nuovo e di riscattare
i propri diritti con un canto inno alla libertà, proprio come per Violetta ne La
Traviata.
Il primo movimento del progetto porta alla
creazione del Podcast “Parole.
Istruzioni per l’uso”, che dall’8 al
15 marzo sarà ascoltabile su RadioEmiliaRomagna:
le voci delle donne, mescolate alle
musiche originali di Ailem Carvajal, danno vita ad un nuovo vocabolario di parole ancora
inesplorate.
In un momento in cui il nostro
linguaggio è colonizzato da parole legate all’emergenza sanitaria, questo
vocabolario riporta alla luce parole “vecchie” che
riprendono vita: casa, conflitto,
diritti, cittadinanza, omologazione, paura, responsabilità, tempo, identità,
riscatto, frontiere, possibilità, conoscenza, privilegio, pregiudizio.
Nel secondo movimento le donne saranno intervistate e le loro storie di
pluriappartenenza, di disconoscimento ma anche di fiducia e speranza, diventeranno il testo che
sarà parte integrante dell’ultima fase del progetto con il debutto dello
spettacolo a ottobre nell’ambito di Verdi Off.
www.teatrofestinalente.blogspot.com
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Ig teatro.festina.lente
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