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Foto di Stefano Vaja |
Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024 dalle
ore 15.30 alle 19
Galleria San Ludovico - Parma (B.go del
Parmigianino 2)
Repliche per ciascun
spettacolo alle ore 15.30, 16.10, 16.50, 17.50, 18.30
Ingresso
libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.teatroregioparma.it
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Festina Lente Teatro e Vagamonde
NON PER AMORE
Un bacio, un bacio, ancora un altro
bacio
ispirato all’Otello di Giuseppe Verdi
Ideazione Mario Fontanini e Andreina Garella
Regia Andreina Garella
Ambientazione Mario Fontanini
Musiche di scena a
cura di Ailem Carvajal
Con Arinola
Adebayo, Pia Bizzi, Fabio Cino, Sofia Cordani, Favour David,
Alvaro Gafaro,
Polina Grusca, Clemente Iorio, Manpreet Kaur, Eugenia Michel,
Michele
Panariello, Maria Teresa Portesani, Carlo Ravasi, Elena Ricci, Nina Susan,
Pietro Trevisan,
Almamy Doumbouya, Armando Vannucci, Arianna Vasquez Giraldo,
Emanuela Viola,
Denis Volontir, Martina Zarlenga
Video e fotografie Stefano Vaja
Organizzazione Alida Guatri
Ufficio Stampa
Raffaella Ilari
Con
il contributo di Fondazione Cariparma
Commissione di Verdi Off in prima
assoluta
Con la collaborazione di Casa delle
Donne, Centro Antiviolenza, Maschile Plurale,
Maschi che s’immischiano, AUSL di Parma,
Università di Parma
PARMA - Uomini e donne, cittadini e cittadine, di tutte le
età e provenienti da varie parti del mondo, porteranno in
scena un argomento tanto delicato e urgente come la violenza di genere, nella nuova creazione di Festina Lente Teatro e Vagamonde “Non per amore. Un
bacio, un bacio, ancora un altro bacio” ispirata all’Otello di Giuseppe Verdi, diretta da Andreina Garella, che debutterà sabato
19 e domenica 20 ottobre,
dalle ore 15.30 alle 19, alla Galleria San Ludovico (prenotazione obbligatoria dei biglietti sul
sito www.teatroregioparma.it), commissionata da Verdi Off in prima assoluta, realizzata con il contributo di Fondazione
Cariparma e con la collaborazione di Casa delle Donne, Centro
Antiviolenza di Parma, Maschile Plurale, Maschi che s’immischiano, AUSL di
Parma, Università di Parma.
Un tema dolorosamente attuale ma non nuovo nel percorso artistico di
Festina Lente Teatro e Vagamonde, trattato in molti progetti e spettacoli,
prima di arrivare a questa creazione. Non per amore. Un bacio, un bacio,
ancora un altro bacio vuole
contrastare gli stereotipi di genere, per una nuova possibile convivenza tra
uomini e donne, in cui l’amore non venga concepito come conferma della propria identità o
possesso o in cui, addirittura, il gesto violento si sostituisca alla parola e
diventi l’unica forma espressiva, sottolineando pratiche di umiliazione, prevaricazione, abuso e molestie.
L’Otello di Giuseppe Verdi è stato stimolo d’ispirazione del percorso di
ricerca. Un’opera
che parla di misoginia, di violenza, di negazione della libertà, di controllo,
di razzismo, in cui Otello, archetipo dell’uomo geloso, uccide la moglie
Desdemona perché convinto del suo tradimento.
«Abbiamo provato a sciogliere l’equivoco fra
amore e odio, rabbia e tenerezza e il dominio che un sesso “impone” all’altro -
scrive la regista Andreina Garella - abbiamo cercato insieme nuove
consapevolezze, immaginando una società capace di prendersi le proprie
responsabilità con donne capaci di affermare la propria libertà e con uomini
capaci di rispettarla. Il teatro è diventato anche un mezzo per comprendere
meglio un tema così complesso».
Festina
Lente Teatro e Vagamonde, presenze
ormai fisse nella programmazione di Verdi OFF, hanno realizzato creazioni
ispirate ad opere verdiane rielaborate drammaturgicamente a partire dai temi
del viaggio, della migrazione, dell’accoglienza e dei diritti civili (Aide. Canti migranti, 2018, Il rifugio della sabbia. Intime nostalgie
dal Nabucco, 2019, Io non ho posto,
2020, StraOrdinarie, 2021, Mute d’accento, 2022, Ha ruote e
piedi l’aria, 2023). Un sodalizio fra competenze
diverse, artistiche e organizzative, che ha permesso la
costruzione di opere teatrali rivolte alla città, in spazi insoliti ma
frequentati e raggiungibili da più persone per far arrivare riflessioni,
pensieri e valori lontani dagli stereotipi, cercando strategie
teatrali che agiscano in un’ottica inclusiva, consentendo di coinvolgere
nuovi pubblici e più cittadini possibili. Un percorso
teatrale che si caratterizza per la sua attenzione alle donne migranti,
richiedenti asilo e native che le ha rese
promotrici di progetti portatori di nuove visioni e azioni tese a
sensibilizzare e a favorire il consolidamento e la consapevolezza di una
comunità più aperta e viva. Progetti che ruotano attorno all’idea di un Teatro
Responsabile, che consente di approfondire e comunicare contenuti legati alle
tematiche di genere e migratorie e grazie al quale, in questi anni, centinaia
di donne si sono incontrate, parlate e ascoltate, convogliando diverse culture ed
esperienze in progetti comuni.
Informazioni
e prenotazioni
Prenotazioni su www.teatroregioparma.it
Ingresso libero con
prenotazione obbligatoria.
www.teatroregioparma.it
www.teatrofestinalente.blogspot.com
www.associazionevagamonde.blogspot.com
Fb @FestinaLenteTeatro
Ig
@teatro.festina.lente