venerdì 30 settembre 2016

Lo spettacolo "Il cibo buono" al Museo Guatelli


Domenica 9 ottobre lo spettacolo “Il cibo buono” al Museo Guatelli


Dopo il Museo Etnografico Cinese di Parma e l’Aranciaia di Colorno, lo spettacolo teatrale “Il cibo buono. Non parliamo solo di cibo quando parliamo di cibo” continua il suo tour nei palcoscenici “altri” e porta la sua drammaturgia in spazi suggestivi della città e della provincia di Parma.

Domenica 9 ottobre sarà la Fondazione Museo Ettore Guatelli – Via Nazionale 130 – Ozzano Taro a ospitare la produzione di Festina Lente Teatro, in collaborazione con Kuminda, associazione Vagamonde e Centro interculturale di Parma. Lo spettacolo si inserisce nel calendario delle iniziative di Kuminda, organizzato da Cibopertutti con il supporto di Forum Solidarietà, il patrocinio del Comune di Collecchio e il contributo di Fondazione Cariparma, Coop Alleanza 3.0 e fa parte del progetto “Kuminda si fa teatro. Il diritto al cibo in scena” dell’associazione Mani con il contributo di Regione Emilia-Romagna.

Il pubblico potrà entrare al museo, gratuitamente e senza prenotarsi, dalle 16 alle 17.30 per assistere a una rappresentazione che non avrà un inizio e una fine tradizionali. Sarà, piuttosto, una visita – spettacolo, un percorso attraverso le sale dove, in dodici punti, si svolgeranno, in contemporanea, altrettante azioni teatrali, che si ripeteranno ininterrottamente. Gli spettatori, così come i visitatori di una mostra, potranno seguire le indicazioni del percorso o scegliere liberamente il proprio tragitto e le “stazioni” in cui soffermarsi.

Lo spettacolo parte dal presupposto che il cibo è un diritto e che le comunità devono poter scegliere come e cosa produrre per la propria alimentazione. Sul palco così particolare del museo ci saranno 20 donne, migranti e native, che si sono impegnate in un laboratorio teatrale sotto la regia di Andreina Garella, l’ambientazione è di Mario Fontanini, video installazione di Giovanna Poldi Allai. Ha collaborato ai testi Elide La Vecchia e alcuni sono tratti dalle interviste a oltre 200 persone condotte da “Kuminda” nell’ambito della ricerca “Storie di cibo e sovranità alimentare: migranti e nativi si raccontano”, a cura della rete “Cibopertutti”, con Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, Centro interculturale, Forum solidarietà, Distretti sociali Coop.