Dal 22 al
27 maggio a Parma il CantierEducare – Corporeità
20 laboratori formativi gratuiti per operatori e adulti con responsabilità educative
24 esperti di fama nazionale e internazionale coinvolti in conversazioni pubbliche
10 eventi collaterali a cura di associazioni e artisti del territorio parmense e non
20 laboratori formativi gratuiti per operatori e adulti con responsabilità educative
24 esperti di fama nazionale e internazionale coinvolti in conversazioni pubbliche
10 eventi collaterali a cura di associazioni e artisti del territorio parmense e non
Il
festival, a cura della Libera Università dell’Educare (struttura
di alta formazione della Coop. Sociale EcoS-Med) con il sostegno
della Fondazione Cariparma, torna al Teatro Due di Parma dal 22 al 27
maggio, per la sua seconda edizione. Il
tema conduttore del CantierEducare quest’anno è la corporeità,
più precisamente le pratiche educative nell’incontro con i corpi
in crescita. Che ruolo ha il corpo nelle didattiche e nelle
pedagogie? È
possibile educare i corpi in crescita senza coccolarli troppo,
ignorarli, costringerli o inibirli?
IL PROGRAMMA
L’apertura
del CantierEducare è affidata lunedì
22 maggio alle ore
16.30 alla conversazione pubblica Corpi,
educazioni e tecnica,
con gli interventi del filoso e psicoanalista Miguel Benasayag, in
collegamento da Parigi, e dei formatori della LUdE Ivo Lizzola,
docente di di Pedagogia Generale e Sociale all’Università di
Bergamo, e Mario Schermi, formatore dell’Istituto Centrale di
Formazione del Ministero della Giustizia. A seguire, alle 18.00, la
performance di teatro forum a cura di Giolli Cooperativa Sociale,
dedicata al teatro
dell’oppresso.
Per la sezione “dintorni”, gli eventi collaterali del CE17,
inaugurazione della mostra fotografica La
nave di Penelope –
che documenta il progetto teatrale rivolto a donne migranti e native
realizzato da Festina Lente Teatro e Associazione Vagamonde – e del
video-baule Da aprire
solo fra 100 anni, a
cura del collettivo artistico torinese auroraMeccanica, con
protagonisti gli studenti di prima media dell’Istituto Cottolengo
di Torino che immaginano come potrebbe essere la scuola tra 100 anni.
Martedì
23 maggio riflessione
generale sul tema Del
corpo... affidata,
alle 9.00, alla prolusione di Maria Grazia Contini, docente di
Pedagogia dell’Infanzia e delle Famiglie all’Università di
Bologna. Dalle 10.15 alle 13.00 spazio ai primi cinque laboratori
formativi, cui seguirà, alle 15:00, la conversazione pubblica Corpi
diversi con: Andrea
Canevaro, docente emerito di Pedagogia dell’Ateneo di Bologna;
Roberto Cipriani, ordinario di Sociologia Generale all’Università
Roma Tre; Laura Dalla Ragione, psichiatra e direttore del Centro
Disturbi del Comportamento Alimentare USL Umbria1; Tiziana Tarsia,
docente di Politica
Sociale all’Università di Messina e membro del collegio formatori
della LUdE.
Alle
19.00, per i “dintorni”, presentazione del libro Inchiostro
di Caterina Minni, con l’autrice e la psichiatra Laura Dalla
Ragione. Il libro è il diario tenuto da Caterina a 14 anni, a tre
anni dalla diagnosi di anoressia e dal ricovero. Nel testo fluiscono
i suoi pensieri, i suoi ricordi, il suo presente, il suo dolore e
infine la sua rinascita.
Alle
21.00, commemorazione
del XV anniversario della strage di Capaci
con l’incontro Il
dovere della memoria, la responsabilità dell’impegno.
Insieme a Margherita Asta, referente Memoria di Libera, Luca Ponzi,
inviato del Tg3 Emilia Romagna, e Gaetano Giunta, segretario generale
della Fondazione di Comunità di Messina, un momento non per
ricordare ma per fare memoria. Perché i nomi e i volti delle vittime
innocenti della violenza mafiosa continuino a vivere nelle nostre
storie e nel nostro impegno quotidiano, monito di speranza e di
possibilità di futuro.
Mercoledì
24 maggio focus su
Corpo trascurato e
corpo curato, a
partire dalla prolusione delle 9.00 di Paolo Sorcinelli, docente di
Storia Sociale all’Università di Bologna. Dopo i laboratori
formativi della seconda parte della mattinata, per la sezione
“dintorni”, alle 14.00 è in programma il laboratorio di
improvvisazione teatrale dell’associazione culturale Improgramelot.
Alle
15.00 si ricomincia con la conversazione pubblica Nascondimenti
e ritrovamenti del corpo in educazione.
Intervengono: Franco Cambi, ordinario di Pedagogia generale
all’Università di Firenze; Ivano Gamelli, ideatore e primo docente
in Italia di pedagogia del corpo; Sergio Tramma, docente di Pedagogia
Sociale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e componente
del collegio formatori della LUdE.
Giovedì
25 maggio si indaga
il tema Corpo violato
e corpo amato dalle
9.00 con la prolusione di Sergio Manghi, professore di Sociologia dei
processi culturali e comunicativi all’Università di Parma. A
seguire i laboratori formativi, mentre dalle 14.30 va in scena
l’esito finale del progetto teatrale Bene
o male?…Dipende!,
dedicato ai comportamenti a rischio negli adolescenti, condotto da
Silvia Scotti e Cosimo Gigante della cooperativa sociale Eidè.
Protagonisti in scena gli studenti di diversi istituti superiori di
Parma. A seguire, alle 15.00, la conversazione pubblica Pedagogie
bianche e pedagogie nere
con: Paolo Perticari, docente di Pedagogia all’Università di
Bergamo; Salvatore Rizzo, assistente sociale, case manager di
progetti personalizzati di riabilitazione e inserimento lavorativo di
ex internati in ospedale psichiatrico e membro del collegio formatori
della LUdE; Giusi Strummiello, ordinario di Filosofia teoretica
all’Università di Bari.
Venerdì
26 maggio la
riflessione si concentra su Corpo
operoso e corpo inutile.
Questa volta si comincia alle 9.00 con i laboratori formativi, alle
11.45 in programma la lectio magistralis di Carlo Sini, professore di
Filosofia teoretica all’Università di Milano e membro
dell’Accademia dei Lincei. Alle 15.00 la conversazione pubblica
Sguardi sui corpi…
dal pensiero medico, economico, sociale con:
Pier Luigi Celli, imprenditore, ex direttore della Rai e
dell’Università Luiss di Roma, autore della lettera aperta su la
Repubblica Figlio mio
lascia questo paese;
Giorgio Cosmacini, docente di Storia della medicina dell’Università
Vita-Salute San Raffaele e della Statale di Milano; Emilio Vergani,
formatore per i dirigenti dell’Amministrazione Penitenziaria,
docente di Metodi e tecniche della progettazione sociale per l’ateneo
LUMSA di Palermo e componente del collegio formatori della LUdE. Alle
19.00, per i “dintorni”, la presentazione del libro Dolceamaro
di Roberta Buzzi, che racconta le ansie e la solitudine provata
troppo a lungo dalla mamma di Totò, 4 anni, affetto da autismo,
l’incapacità di parlarne apertamente persino con il marito, e poi
la rinascita, la consapevolezza che Totò poteva fare (e ha fatto)
passi da gigante.
Sabato
27 maggio l’ultima
giornata del CantierEducare è dedicata al Corpo
gioioso e corpo doloroso.
Alle 9.00 apre le riflessioni la prolusione di Silvano Petrosino,
docente di Semiotica all’Università Cattolica di Milano. Alle
10.15 gli studenti dell’Università di Parma offrono, insieme ai
componenti della LUdE, una prima restituzione delle risposte
pedagogiche elaborate all’interno del CE17. Alle 11.15 l’ultima
conversazione pubblica, Per
un’educazione in corpo.
Intervengono: Michele Gagliardo, responsabile formazione nazionale di
Libera, membro del collegio dei formatori della LUdE; Alba Giovanna
Naccari, ricercatrice di Pedagogia all’Università degli Studi di
Roma “Foro Italico”, membro dell’International Dance Council –
Unesco; Vincenza Pellegrino, professore di Politiche Sociali e
Sociologia della Salute all’Università di Parma.
Durante
il CE il Teatro Due ospiterà anche tre angoli informativi
specialistici: l’info point dell’ANPE Associazione Nazionale
Pedagogisti; uno spazio informativo sul Metodo Crispiani e sulla
Motricità Finalizzata (23-24-26 maggio); l’info point sulle
attività dell’Istituto di Psicoterapia sistemica integrata Idipsi
e dell’Associazione Coinetica.
I LABORATORI
I
laboratori formativi,
gratuiti ma con
iscrizione obbligatoria fino
a esaurimento dei posti disponibili
e che possono valere crediti
formativi per insegnanti, assistenti sociali e studenti universitari
(grazie alla collaborazione con Gruppo Abele, ente accreditato al
MIUR per la formazione continua dei docenti, e con studio CEVAS,
agenzia autorizzata dal Consiglio Nazionale Ordine Assistenti
Sociali), sono rivolti a pedagogisti, educatori, insegnanti,
psicologi, genitori, pediatri, assistenti sociali, formatori
aziendali. L’obiettivo è accompagnare la conversazione tra i
diversi saperi e far emergere nuove proposte educative da affidare
agli esperti nelle conversazioni pubbliche del pomeriggio.
I
laboratori di martedì
23 maggio, in
programma dalle 10.15 alle 13.00, partono da una riflessione generale
sul tema del corpo in educazione, affrontate dai cinque laboratori
tematici:
- il corpo “supporto di scrittura” (corpo vestito, denudato, velato, tatuato, nascosto, esibito);
- il corpo politico (le ingerenze della politica sui corpi, dal dibattito sul fine vita ai matrimoni omosex);
- il corpo religioso (il dialogo tra educazioni religiose e laiche a partire dalla corporeità);
- il corpo, campo di formazione del soggetto (soggettività e assoggettamenti del corpo in società);
- il corpo oggetto dei saperi (i saperi sul corpo e sull’educare a confronto).
I
laboratori di
mercoledì 24 maggio,
dalle 10.15 alle 13.00, affrontano il tema del corpo curato e
trascurato, in particolare:
- il corpo nelle situazioni di gioco (protagonismo del corpo nel gioco, nello sport, nelle arti);
- il corpo nelle situazioni di cura (valore pedagogico nelle pratiche estetiche o terapeutiche);
- il corpo nelle situazioni costringenti (possibilità educative nelle carceri, nell’esercito, in società);
- il corpo nelle situazioni “speciali” (analisi sul mondo della disabilità e delle pedagogie speciali);
- il corpo nelle situazioni di apprendimento (marginalizzazione-educazione del corpo a scuola).
I laboratori di giovedì 25 maggio, in programma dalle 10.15 alle 13.00, sono dedicati al tema del corpo amato o violato in educazione, più nello specifico a:- l’uso della forza e della dolcezza nelle pratiche educative (come educare tra bastonate e carezze);
- il corpo in mezzo, tra culture comunitarie e vissuti individuali (tabù, mutilazioni, culture e individuo);
- la gestione dei corpi nei contesti complessi (educare il corpo a spazi e contesti)
- il corpo nelle dipendenze (tra annichilimento di sé e rideterminazione, a partire dal corpo)
- il corpo nei sentimenti, tra dono e sacrificio (l’uso-abuso del corpo tra amore e vicende estreme).
I laboratori di venerdì 26 maggio, in programma dalle 9.00 alle 11.30, partono dal tema del corpo operoso e inutile, in tutte le sue implicazioni educative, articolato nei microtemi:- il corpo, margine della dignità del lavoro (il valore educativo del lavoro, mezzo-giogo per il corpo);
- educare quando ci facciamo più capaci e quando ci facciamo meno capaci (educare alla crescita e alla diminuzione delle abilità fisiche);
- possibilità e insufficienze dei servizi impegnati nelle potenzialità del corpo (danza, svago, gioco);
- possibilità e insufficienze dei servizi impegnati nelle fragilità del corpo (educare Vs assistenzialismo)
- apprendimenti all’opera (il corpo che impara facendo).
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RispondiEliminaTour nel rajasthan